Sussiste il reato di detenzione di materiale pedopornografico anche se i file sono accessibili in cloud

SETTORE PENALE

Sussiste il reato di detenzione di materiale pedopornografico anche se i file sono accessibili in cluod – Cass. Pen., Sez. III, sent. 1 febbraio 2023 n. 4212.
Configura il reato di detenzione di materiale pedopornografico la disponibilità degli stessi file in un cloud, archivio virtuale consultabile mediante credenziali di autenticazione, essendo compresa nel concetto di detenzione non solo la disponibilità di file pedopornografici archiviati permanentemente in un dispositivo informatico nel possesso materiale del detentore, ma anche la disponibilità di file accessibili senza limiti di tempo e di luogo in un archivio virtuale consultabile, senza restrizioni, mediante credenziali di autenticazione in uso esclusivo o condiviso tra il titolare e altri utilizzatori, in modo da poterne ampiamente disporre e da compiere una vasta gamma di operazioni (visualizzazione, consultazione, aggiornamento, trasferimento o archiviazione).
sentenza
Minori. Concessione del perdono giudiziale per molestie, violenza sessuale e lesioni personali ai danni di una compagna – Cass. Pen, Sez. III, sent. 24 gennaio 2023 n. 2862.La molestia è qualsiasi condotta che concretizzi una indebita ingerenza od interferenza, immediata o mediata, nella vita privata e di relazione della vittima.Si considera violenza sessuale l’atto intrusivo nella sfera sessuale della vittima, specie quando è stato espresso il dissenso rispetto a tale condotta.La tesi difensiva sul punto si reggeva sul contesto ambientale che giustificava i palpeggiamenti “ioci causa”.
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