Il Tribunale di Cosenza ha condannato una donna al risarcimento del danno in favore del padre e del figlio, nella misura di € 5.000,00 ciascuno, per avere gravemente pregiudicato la relazione affettiva padre-figlio, in tal modo ledendo tanto il diritto del minore alla bigenitorialità e alla crescita equilibrata e serena, quanto il diritto del padre di svolgere il proprio ruolo genitoriale.
La vicenda nasce a seguito di ricorso ex art. 709 ter cpc avanzato dal padre il quale, pur essendo stato disposto in sede di separazione consensuale l’affidamento condiviso del figlio minore, non aveva più potuto incontrare il figlio per una determinazione unilaterale della madre. La donna imputava tale scelta al rifiuto che il minore avrebbe opposto agli incontri con il padre e al sospetto, mai acclarato neppure dopo perizie e intercettazioni ambientali, che il minore fosse vittima di abusi, anche sessuali, da parte del padre.
A seguito dell’istruttoria svolta, il Tribunale ritiene che il minore sia stato vittima di un condizionamento esercitato, più o meno consapevolmente, dalla madre, e che l’ostilità che egli manifesta verso il padre e i familiari dello stesso altro non costituisca che una proiezione dei sentimenti di avversione nutriti dalla donna nei confronti del coniuge.