L’identità dei minori non è un vuoto a perdere.

COMUNICATO STAMPA

L’unione nazionale delle camere minorili

  • esprime profonda preoccupazione per la vicenda dei 33 bambini i cui atti di nascita, già registrati all’anagrafe, sono stati impugnati dalla Procura di Padova in quanto ritenuti illegittimi
  • sottolinea che ai sensi dell’art. 3 Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e adolescenza del 1989, ratificata con legge 176/1991, in ogni intervento delle Istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale dei Tribunali, delle Autorità Amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve avere una considerazione preminente;
  • evidenzia che tale decisione priva di fatto, i minori della loro identità personale, alterando la stabilità dei loro affetti familiari e dunque il loro equilibrio psico-fisico;
  • precisa, peraltro, che il precedente richiamato a sostegno dell’impugnativa (Sezioni Unite Cassazione, sentenza n. 38162/2022) riguarda una fattispecie diversa e, specificamente, un caso di gestazione per altri, che non pare riguardare i casi coinvolti;
  • rileva che il vuoto normativo, censurabile, sia pure invocato dalla Procuratrice di Padova, non rende legittima la decisione di privare quei minori di una figura genitoriale;
  • invita a porre immediato correttivo a quanto sopra con provvedimenti urgenti di attento vaglio sulla legittimità dell’azione proposta1 e ispirati al principio del best interest of the child, ed a provvedere in ogni caso alla nomina di un curatore speciale per i minori coinvolti i cui diritti sono stati gravemente lesi;
  • invita il legislatore italiano a colmare il vuoto di tutela, come già sollecitato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 32/2021:
    Roma 23 giugno 2023

Grazia Ofelia Cesaro
Presidente U.N.C.M.

Serena Lombardo
Resp. Comunicazione
Presidente Camera Minorile di Palermo



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