Ricongiungimento familiare a cittadina italiana di minore affidatole in Marocco in regime di kafalah

Cass. 24 novembre 2017, n. 28154

“Poiché un minore straniero affidato a un cittadino italiano in virtù di un provvedimento di kafalah di origine negoziale, omologato da un’autorità pubblica, rientra nella nozione di “altri familiari” di cui all’art. 3, comma 2, lett. a), d.lgs. 30/2007, non può rifiutarsi il rilascio del visto di ingresso per ricongiungimento familiare”

Con la pronuncia in oggetto la Suprema Corte respinge il ricorso del ministero degli Esteri contro la decisione del Tribunale notarile di Rabat, confermando il visto d’ingresso per il ricongiungimento familiare con il bambino preso in affidamento da un cittadino italiano grazie all’istituto islamico della kafalah, anche se non stata disposta dal giudice ma frutto di un “accordo” omologato da un’autorità pubblica dello stato di origine del minore.

Testo della sentenza

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