Quali sono gli interventi del decreto ‘cura Italia’ a sostegno delle imprese? Chi può accedervi e quali sono le condizioni per la presentazione della domanda?
Per sostenere le attività imprenditoriali danneggiate dall’epidemia di COVID-19, il Decreto Salva Italia n. 18 del 17 marzo 2020, all’art. 56, prevede una serie di misure di sostegno finanziario.
Imprese destinatarie degli interventi:
- Tutte le microimprese e le piccole e medie imprese che al momento della richiesta siano in bonis, ossia non abbiano esposizioni debitorie classificate come deteriorate e/o a sofferenza. In particolare non vi deve essere un insoluto superiore ai 90 giorni.
- Si deve trattare di imprese che abbiano subito in via temporanea carenza di liquidità per effetto dell’epidemia, che non implicano comunque modifiche significative alla loro capacità di adempiere alle proprie obbligazioni debitorie.
- Secondo la definizione della Commissione europea, sono piccole medie imprese (PMI) quelle con meno di 250 dipendenti e con fatturato inferiore a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.
- Sono ricomprese tra le imprese anche i lavoratori autonomi titolari di partita IVA.
Le misure previste a sostegno delle imprese:
- le linee di credito accordate «sino a revoca» e i finanziamenti accordati a fronte di anticipi su crediti non possono essere revocati, nemmeno in parte, fino alla data del 30 settembre 2020;
- la restituzione dei prestiti non rateali con scadenza anteriore al 30 settembre 2020 è rinviata fino alla stessa data alle stesse condizioni e senza alcuna formalità;
- sospensione sino al 30 settembre 2020 delle rate o canoni di leasing con scadenza anteriore a tale data per tutti i finanziamenti e mutui a rimborso rateale ovvero i leasing, anche perfezionati tramite rilascio di cambiali agrarie. La sospensione riguarda anche gli elementi accessori al contratti (es. garanzie e assicurazioni) e non dovrà comportare alcun onere per le parti. E’ rimessa alla discrezionalità dell’impresa decidere se chiedere la sospensione dell’intera rata ovvero della sola quota capitale.
Come presentare domanda
- Per accedere alla moratoria occorre inoltrare una comunicazione a mezzo pec alla banca o intermediario finanziario allegando un’autocertificazione in cui l’impresa attesti di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19.
- L’ente creditizio è tenuto ad accettare la richiesta senza operare alcuna valutazione, sempre che siano rispettati i requisiti di cui sopra.
Ulteriori misure a sostegno del reddito: accesso al Fondo di Garanzia
- accesso gratuito alla garanzia del Fondo, senza alcun obbligo di versamento delle commissioni per l’accesso;
- aumento dell’importo massimo garantito a 5 milioni di euro;
- aumento della percentuale massima di garanzia (80% in garanzia diretta e 90% in riassicurazione/controgaranzia) per tutte le operazioni ammesse al Fondo di importo fino a 1,5 milioni di euro;
- ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito, a condizione che il soggetto finanziatore conceda nuova finanza per almeno il 10 % del debito residuo;
- allungamento automatico della garanzia in caso di moratoria o sospensione del finanziamento per l’emergenza Coronavirus. Peraltro, i finanziamenti per i quali sia concessa la moratoria sono assistiti, fino al 30 settembre 2020, dalla garanzia di un’apposta sezione speciale del Fondo, avente una dotazione di 1,73 miliardi di euro. La garanzia della sezione speciale del Fondo è concessa a titolo gratuito e senza alcuna valutazione della PMI beneficiaria.
- La valutazione per l’accesso alla garanzia del Fondo viene effettuata esclusivamente sulla base delle informazioni economico-finanziarie riferite agli ultimi due bilanci chiusi e approvati o, per le imprese non soggette alla redazione del bilancio, alle due ultime dichiarazioni fiscali presentate.
- Ai fini dell’accesso al Fondo non sono valutate le informazioni della Centrale dei Rischi Banca d’Italia.
- Tutte le precedenti misure sono estese al settore dell’agricoltura e della pesca attraverso l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea).
In attesa di ulteriori misure di sostegno finanziario alle imprese, si raccomanda di valutare di volta in volta l’opportunità di accesso ad una misura di moratoria ovvero l’accesso al Fondo di Garanzia.