Approvato il decreto che regola le modalità di indennizzo per i risparmiatori truffati dalle banche fallite, tra cui le banche venete.
Il decreto, di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevede un Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) per tutti coloro che hanno subito un pregiudizio da parte di banche o loro controllate poste in liquidazione coatta amministrativa nel periodo 17 novembre 2015 – 31 dicembre 2017. Si tratta di Banca Etruria, Banca delle Marche, banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e le loro controllate.
A chi spetta?
Il Fondo è destinato ai “risparmiatori”, intendendosi per tali: persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le microimprese che occupano meno di dieci persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro, in possesso delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018.
Gli indennizzi spettano anche ai loro successori mortis causa o al coniuge, al convivente more uxorio, ai parenti entro il secondo grado, in possesso di tali strumenti finanziari.
Quanto spetta?
L’indennizzo è pari al 30% del costo di acquisto delle azioni, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore.
Per gli obbligazionisti subordinati, che non hanno beneficiato delle prestazioni del Fondo di solidarietà, la percentuale è del 95% del costo di acquisto entro il limite massimo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore.
Come presentare domanda
La richiesta di rimborso si presenta mediante apposita istanza che verrà valutata da una Commissione tecnica indipendente nominata apposta per la valutazione delle domande. Alla domanda dovrà essere allegata documentazione idonea a provare la violazione delle regole del TUF nonché la presenza dei presupposti per accedere al fondo.
Lo studio offre assistenza ai risparmiatori truffati al fine di valutare insieme la sussistenza dei requisiti e presentare la domanda.