Corte d’Appello di Milano, decreto del 28 ottobre 2016: trascrizione atto di nascita di figli di una coppia same-sex avuti tramite fecondazione eterologa praticata all’estero.

La Corte di Appello di Milano si pronuncia sul delicato problema del riconoscimento in Italia del rapporto di filiazione generato dalla pratica della maternità surrogata, pratica vietata in Italia in base alle norme di cui alla L. 40/2004.

Nel caso di specie i due gemelli erano nati in California (Paese in cui la pratica della maternità surrogata è lecita) dalla fecondazione di due distinti ovuli, donati da una donna rimasta anonima, ciascuno con i semi di una coppia omosessuale di cittadini italiani.

I gemelli sono, dunque, cittadini statunitensi, figli riconosciuti di due cittadini italiani. Questi ultimi, rientrati in Italia, richiedevano all’Ufficiale di Stato Civile del Comune di Milano la trascrizione dei due atti di nascita.

La Corte d’Appello di Milano si pronuncia sui reclami presentati dalla coppia omosessuale, avverso il decreto di rigetto con cui il Tribunale di Milano riteneva che la trascrizione attribuirebbe ai due bambini uno status di fratelli gemelli che invece non avrebbero, in quanto aventi in comune solo la madre e non anche il padre, in tal modo violando l’ordine pubblico.

La Corte d’Appello di Milano afferma che i due atti di nascita oggetto della richiesta di trascrizione non sono contrari all’ordine pubblico, specificando che “la dicitura “Twin” – gemello in italiano- indicata negli atti di nascita, non vale ad attribuire nessun rapporto di fratellanza tra i due bambini ma indica semplicemente uno stato di fatto, la nascita contemporanea del bambino con altro bambino nato dalla stessa madre; dal punto di vista biologico infatti, secondo la letteratura scientifica, i gemelli si definiscono come persone nate contemporaneamente”.

La Corte d’Appello richiama, poi, un’interessante pronuncia della Corte di Cassazione, la quale chiarisce che “il giudice italiano, chiamato a valutare la compatibilità con l’ordine pubblico dell’atto di stato civile straniero ( nella specie dell’atto di nascita), i cui effetti si chiede di riconoscere in Italia deve verificare non già se l’atto straniero applichi una disciplina della materia conforme o difforme ad una o più norme interne, ma se esso contrasti con le esigenze di tutela dei diritti fondamentali dell’uomo desumibili dalla Carta Costituzionale, dai Trattati fondativi e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, nonché dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Si tratta in particolare della tutela dell’interesse superiore del minore anche sotto il profilo della sua identità personale e sociale e in generale del diritto delle persone di autodeterminarsi e di formare una famiglia, valori questi già presenti nella Carta Costituzionale ( art. 2,3, 31 e 32 Cost.) e la cui tutela è rafforzata dalle fonti sovranazionali che concorrono alla formazione dei principi di ordine pubblico internazionale” (Cass., sez. prima civile, sent. n. 19599/16).

Pertanto, la Corte d’Appello, sulla scorta dei principi enunciati dalle norme internazionali, afferma la necessità del riconoscimento in Italia del rapporto di filiazione, dal momento che diversamente si determinerebbe una situazione di incertezza giuridica che influirebbe negativamente sulla definizione dell’identità personale del minore, in considerazione delle conseguenze pregiudizievoli concernenti la possibilità, non solo di acquisire la cittadinanza italiana e i diritti ereditari, ma anche di circolare liberamente nel territorio italiano e di essere rappresentato dal genitore nei rapporti con le istituzioni italiane, al pari degli altri bambini e anche di coloro che nati all’estero, abbiano ottenuto il riconoscimento negato

Pertanto, la Corte d’Appello ha accolto il reclamo presentato dalla coppia omosessuale ordinando all’Ufficiale di Stato Civile di provvedere alla trascrizione integrale degli atti di nascita di entrambi i minori gemelli nati negli USA attraverso la pratica della maternità surrogata.

Avv. Serena Lombardo

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