La Grande Camera della Corte Europea dei diritti dell’Uomo si è pronunciata in seconda istanza nel caso Paradiso e Campanelli v. Italia, ribaltando la decisione precedente ed escludendo la violazione dell’art. 8 Cedu da parte delle autorità italiane.
Con una maggioranza di 11 a 6, la Corte ritiene che l’articolo 8 non possa trovare applicazione quanto alla violazione del diritto al rispetto della vita familiare perché, in considerazione delle specifiche circostanze del caso non si può concludere che ci sia una de facto family life: «Having regard to the above factors, namely the absence of any biological tie between the child and the intended parents, the short duration of the relationship with the child and the uncertainty of the ties from a legal perspective, and in spite of the existence of a parental project and the quality of the emotional bonds, the Court considers that the conditions enabling it to conclude that there existed a de facto family life have not been met».
Avv. Serena Lombardo